
Proseguendo nel trattare l’argomento oro fisico e «oro di carta», oggi parleremo dei futures e delle implicazioni che questi strumenti hanno sul mercato delle commodity in generale e dell’oro in particolare.
Innanzitutto chiariamo cosa sono le commodity: sono tutte le materie prime trattate in Borsa (petrolio, caffè, grano, acciaio e appunto l’oro).
Ora approfondiamo cosa sono i futures: sono contratti di acquisto o di vendita di commodity a scadenza. Mi spiego meglio. Rossi sottoscrive un contratto di acquisto di (ad esempio) 100 chilogrammi d’oro e ne fissa oggi il prezzo e consegnerà il prodotto dopo 6 mesi; per fare questo versa una cauzione (di solito intorno al 5/10%). Bisogna precisare che questi contratti nascono come
una specie di assicurazione per i produttori di materie prime, che in questo modo si garantiscono un prezzo certo per il momento in cui saranno in grado di consegnare la loro produzione; ad esempio una società mineraria che estrae oro fissa in base alle quotazioni di Borsa di quel giorno il prezzo del metallo che estrarrà e consegnerà nei prossimi mesi, tutelandosi dal rischio che al momento della consegna il prezzo sia crollato.
Ma cosa succede se questi strumenti vengono usati in maniera speculativa come sta avvenendo in misura sempre maggiore? Succede che vengono trasformati in scommesse sull’andamento dei prezzi delle materie prime, in strumenti che possono condizionarne e distorcerne la quotazione. Esaminiamo il modo in cui i futures vengono utilizzati come scommesse speculative. Il nostro signor Rossi acquista o vende 100 chilogrammi di oro a 35 euro al grammo e si impegna a consegnarli o ritirarli dopo 6 mesi; se alla scadenza il prezzo dell’oro è a 36 euro al grammo, gli verrà riconosciuta la differenza, mentre se ha venduto dovrà versarla. Questa è una pura e semplice scommessa speculativa, in quanto l’oro non viene effettivamente né consegnato né ritirato, anche perché (e questo è il punto chiave) questi 100 chilogrammi non esistono fisicamente, è solo «oro di carta», ossia oro che esiste solo nei contratti. Per ora ci fermiamo qui, nei prossimi articoli approfondiremo ulteriormente i meccanismi che regolano l’utilizzo di questi strumenti finanziari, di come possono influire sulla quotazione dell’oro fisico (quello vero).
La pillola di oggi:
Esiste una miniera d’oro a cielo aperto anche in Europa. Si tratta dei rottami dei computer, infatti viene utilizzato l’oro (che è un eccellente conduttore elettrico e non si ossida) per rivestire tutti i contatti dei microprocessori e degli hard disk e il metallo recuperato ammonta a diverse centinaia di chilogrammi all’anno.